Cenni Storici

Cenni sull’evoluzione della struttura

L’eccezionale sviluppo delle tecnologie informatiche e delle telecomunicazioni degli ultimi 4 decenni ha richiesto un notevole sforzo progettuale ed organizzativo per consentire all’Ateneo di recepire l’innovazione e per aggiornare i servizi grazie ai nuovi strumenti via via disponibili. In questo periodo temporale il Centro di Calcolo ha costituito un punto di supporto per le esigenze di calcolo scientifico ed ha accompagnato il processo di innovazione dei servizi amministrativi dell’Ateneo.

L’attivazione formale di una struttura finalizzata all'erogazione di servizi informatici risale all’inizio del 1970 con la nomina alla direzione del Centro di Calcolo di Ateneo del Prof. Carlo Panattoni. La potenza di calcolo di quegli anni comportava ingenti investimenti finanziari e si basava soprattutto su un mainframe IBM System/370 Model 158 dotato di 6 dischi da 100 Mega ciascuno e di una cpu da 1 mips. In pratica un solo personal computer di oggi ha mille volte la potenza di calcolo e memoria dei mainframe allora disponibili presso il Centro.

Il Centro di Calcolo forniva inoltre potenza di calcolo anche a gruppi di ricerca e a strutture esterne all’Ateneo come ad esempio l’Osservatorio Geofisico di Trieste e i consorzi di bonifica del Veneto.

Negli anni ’70,dato il notevole costo dello spazio di memoria, le istruzioni e i dati venivano scritti su carta e poi trasferiti su schede perforate utilizzando una macchina perforatrice. Le schede perforate costituivano all’epoca i supporti per la registrazione dei programmi per l'immagazzinamento e il trattamento automatico dei dati. I linguaggi di programmazione allora più usati erano Assembler, Cobol e Fortran.

La fine degli anni '70 segnava il definitivo passaggio dalle schede perforate alla scrittura delle istruzioni dei programmi direttamente sui terminali IBM tramite il TSO (Time Sharing Options), con un notevole risparmio di personale e di carta. Veniva anche adottato un nuovo linguaggio di programmazione: il PL/I di IBM.

Nel 1988 veniva approvato il nuovo statuto e il Centro diventava “Centro di servizi interdipartimentali Centro di Calcolo di Ateneo”.

Compiti del Centro di Calcolo erano l’informatizzazione dell’Amministrazione Centrale, la programmazione di una serie di applicazioni sviluppate in house per servizi alla contabilità, al personale e agli studenti.

Alla fine degli anni '80 venivano sviluppati nuovi sistemi informatici gestionali basati su Adabas/Natural anche in collaborazione con CSI Piemonte e Lombardia Informatica nell’ambito del Progetto SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale). Oltre al mainframe altri Host (IBM/VM, VAX/VMS e Data General/AOS) erano dedicati alla ricerca e alla didattica mettendo a disposizione librerie matematiche, software statistici e sistemi di posta elettronica (EARN/Bitnet). I collegamenti remoti erano basati su un centinaio di linee telefoniche dedicate, affittate dalla Sip, a velocità dell'ordine di pochi Kbit.

In coerenza con il rapidissimo sviluppo delle reti e dell’informatica personale (personal computer) al Centro di Calcolo venivano affidati i compiti di curare gli sviluppi tecnologici della rete fonia e dati di Ateneo, presiedere ai cablaggi degli edifici, gestire i dispositivi di comunicazione, presidiare la sicurezza dei dati e la continuità del servizio dell’infrastruttura tecnologica ed infine lo sviluppo del servizio di posta elettronica per tutto il personale e per gli studenti.

Inoltre fino al 1988, il Centro supportava la gestione di tutto il personale docente e tecnico-amministrativo di tutte le università italiane per conto del Ministero della Pubblica Istruzione.

Giungendo ai nostri giorni si è evoluta significativamente anche la strategia nella produzione dei sistemi informativi: a partire dal 1999 i nuovi servizi gestionali vengono erogati su database Oracle.

I servizi per le istituzioni pubbliche e private esterne all’Ateneo a partire dal 2008 sono concentrati presso la sede del CSIA di Galleria Spagna denominata VSIX (Neutral Access Point del Nord Est). In questa sede, oltre a servizi di disaster recovery per terzi, sono attualmente garantite anche alcune attività istituzionali come il back up dei dati e le connessioni con la rete della ricerca GARR.

Nel settembre del 2012 con l’approvazione del Nuovo Statuto da parte del CdA il “Centro di Servizi Interdipartimentali Centro di Calcolo di Ateneo” diviene “Centro Servizi Informatici di Ateneo (CSIA)”, enfatizzando così maggiormente la finalità di servizio verso l’utenza istituzionale piuttosto che la potenza di calcolo delle macchine gestite dalla struttura, che attualmente è di circa 18.000 SPECint_rate2006: nell’ordine del milione di volte superiore a quella di un mainframe degli anni '70.

Dal 1° gennaio del 2017, con decreto del Direttore Generale del 30 dicembre 2016, viene istituita l'Area Servizi Informatici e Telematici (ASIT) con i seguenti Servizi:

  • Servizio Applicativi
  • Servizio Infrastruttura, sistemi e telecomunicazioni
  • Servizio Digital Learning e multimedia (ex Centro Multimediale e E-Learning di Ateneo - CMELA)



Il percorso sommariamente descritto è stato realizzato grazie alla visione della necessità di sviluppo di questo nodo di servizi, agli investimenti di conseguenza costantemente effettuati dall’Ateneo e al lavoro e alle competenze di tutti coloro che, nel tempo, hanno operato presso il "Centro di Calcolo".

Sono stati Presidenti del Centro:

Prof. Gilberto Muraro
Prof. Luigino Benetazzo
Prof. Franco Bombi
Prof. Aldo Rossi
Prof. Stefano Merigliano
Prof. Gianfranco Bilardi
Prof. Alessandro Sperduti

 

Sono stati Direttori del Centro:

Prof. Carlo Panattoni
Ing. Sebastiano Melis
Prof. Maria Emanuela Crescenti
Prof. Stefano Merigliano
Prof Nunzio Cappuccio
Dott.ssa Alberta Panti
Ing. Francesco Manzoni
Rag. Valter Fraccaro
Dott. Maurizio Vedaldi
Ing. Giovanni Marconi
Ing. Andrea Baraldo

Data creazione: 26/05/2021 - 14:35
Ultima modifica: 24/11/2022 - 15:42